Via le auto dalle piazze più antiche

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    Via le auto dalle piazze più antiche

    L’associazione ecologista Legambiente denuncia con un dossier fotografico la sosta selvaggia nelle piazze più antiche di dieci città italiane. E chiede alle amministrazioni comunali di intervenire.


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    LA PRIMA A ROMA - La prima area pedonale è nata a Roma, il 30 dicembre 1980: la piazza del Colosseo, da gigantesca rotatoria, venne parzialmente chiusa al traffico, vietando il parcheggio sotto gli archi dell’anfiteatro. In trent’anni sono state create numerose isole pedonali, ma tuttora molte delle piazze più antiche vengono deturpate dai parcheggi o dalla sosta selvaggia.

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    Piazza Sant'Ambrogio a Milano.

    LOTTA ALLE AUTO - Nel dossier presentato a fine dicembre l’associazione Legambiente denuncia undici casi: tra i più significativi, quelli di Roma, dove si chiede la pedonalizzazione totale dell’area del Colosseo e dei Fori imperiali (foto più in alto); Torino, per arginare il flusso di auto che nel weekend soffoca piazza Vittorio Veneto, orgoglio dei torinesi in quanto è la più grande d’Europa; e Milano, per salvaguardare la basilica di Sant’Ambrogio, uno dei luoghi simbolo della città. Qui si teme che le auto richiamate dal parcheggio sotterraneo in costruzione (prevede 581 posti) e l’impatto della rampa d’accesso, facciano svanire la suggestiva atmosfera medioevale che si respira intorno alla basilica.

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    Piazza Vittorio Veneto a Torino.

    MEGLIO SENZA MACCHINE - Se queste aree fossero chiuse al traffico, ne guadagnerebbero tutti: uno studio realizzato dall’associazione ambientalista con l’Aci, per il trentennale della prima area pedonale, evidenzia come queste zone, se progettate e inserite bene nel contesto urbano, producono effetti positivi immediati e nel lungo periodo. Smog e rumore si riducono immediatamente, aumentano i passeggeri dei mezzi pubblici e migliora la sicurezza stradale: oggi, tre incidenti su quattro (con 1.892 morti nel 2009) si verificano proprio nelle città. Il patrimonio artistico viene tutelato e valorizzato, facendo aumentare i turisti; inoltre migliorano la vivibilità nel centro urbano e diminuisce la microcriminalità: studi realizzati nei paesi anglosassoni hanno dimostrato che le zone particolarmente affollate funzionano da deterrente. Ed è pure un affare, per residenti e commercianti: una ricerca realizzata da Legambiente in collaborazione con la Confcommercio, ha evidenziato che nelle aree pedonali si rivaluta il mercato immobiliare e il volume d’affari delle attività commerciali aumenta almeno del 20%.

    alvolante.it/news
     
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