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ROS533.
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11/10/2010
Mercedes CLS 350 CDI
LE IMPRESSIONI DI GUIDA
La nuova Mercedes CLS sulle strade della Toscana, dove si è svolto il primo test drive
La Mercedes ha rinnovato nel profondo la sua supercoupé, e per farlo - prima di tutto - ha sondato la clientela: come vorreste la prossima CLS? La risposta, a quanto sembra, è stata unanime: più C, meno S, la L va bene così. Traduzione: più sportività, dinamica da auto compatta, ma molta attenzione per le rifiniture, motori brillanti, più feeling.
Grandi soddisfazioni: guidiamo la diesel 350 CDI, un tre litri della nuova generazione dotato di tutta una serie di accorgimenti che vanno sotto il nome di Blue Efficiency. 265 CV è la potenza, ma – oramai lo sapete – è un altro il numero da tener d'occhio, in questo caso 620. Sono i newtometri di coppia massima che è disponibile a 1.600 giri, vale a dire solo 800 giri più del minimo. Tradotto in sensazioni, è uno scatto da ferma insospettabile, viste le dimensioni in gioco, e una ripresa strabiliante.
Rumore? Si grazie: persino quel poco di rumore che proviene dal turbodiesel tre litri, sommesso ma udibile, le sta a pennello, per venire incontro alle richieste dei clienti. ll cambio automatico 7G Tronic è di serie su tutte le versioni e in abbinamento a questo motore conferma le sue ottime doti: rapporti azzeccati e morbidezza degli innesti. Pressocché superflui i paddles al volante.
Galleggia sull'aria: le sospensioni pneumatiche «Airmatic» (optional) isolano quasi del tutto la carrozzeria dalle irregolarità stradali, quindi la marcia è confortevole al massimo. Per una risposta più immediata, specialmente dell'avantreno, meglio selezionare la configurazione sportiva.
Sterzo ad elettroni: il nuovo comando è elettromeccanico. Non siamo dei fan di questi dispositivi, ma dobbiamo ricrederci: la nuova generazione fatta di servomotori elettrici potenti e soprattutto montati direttamente sulla scatola guida (e non sul piantone) è efficace tanto quanto i "vecchi" idraulici". La CLS ci gratifica con precisione, giusto grado di neutralità, leggerezza in manovra.
Valet parking: nuovo anche il sistema di parcheggio automatico: una volta attivata la funzione, dieci sensori determinano, fino a 35 km/h, se lungo il marciapiede c'è uno spazio lungo abbastanza per parcheggiare (minimo 6,3 m). Poi il volante si muove da solo e, evitando le «toccatine», guida l'auto al posto giusto.
Vedo tutto: sistemi di sicurezza a non finire, compresa la simpatica "spia caffè": dopo qualche ora di guida il computer di bordo consiglia una sosta accendendo il simbolo di una tazzina. Ma c'è di più: debutta anche l'Esp attivo: se la telecamera anteriore s'accorge che il guidatore attraversa una linea continua a destra o sinistra, rimette l'auto in carreggiata senza l'intervento del pilota. Agisce sui freni, rallentando leggermente le ruote opposte allo «sconfinamento».
Carlo Bellati
quattroruote.it.